Penguin 4.0 è l'ultimo aggiornamento dell'algoritmo di Google che gli addetti ai lavori attendevano da tempo per organizzare nel migliore dei modi la propria attività professionale. A qualche mese di distanza dall'update, è possibile stilare una prima Analisi Seo, un primo bilancio - anche se parziale - e provare a capire qual è stato l'impatto sulle strategie di posizionamento Seo che questo aggiornamento ha avuto.
Per un bilancio non si può che cominciare dai numeri: le cifre a disposizione parlano di 40mila ricerche al secondo processate da Google, il che vuol dire che ogni ora vengono compiute 144 milioni di ricerche. Se solo lo 0.0001% di tali ricerche riguardasse un certo prodotto, ciò significherebbe che ogni ora il brand del prodotto potrebbe essere promosso in più di 14mila occasioni. Come si può notare, si tratta di un numero di utenti potenziali decisamente elevato, che vale la pena di provare a conquistare: a patto di tenersi alla larga da tecniche di link building di qualità modesta.
Il principale cambiamento che è stato apportato da Penguin 4.0 riguarda il processo di valutazione dei link di qualità, che è stato parzialmente rivisto e ridefinito. Una caratteristica peculiare dell'ultimo aggiornamento, che lo distingue rispetto a quelli passati, è che adesso Penguin 4.0 opera in real time: le modifiche apportate, in sostanza, sono applicate in tempo reale e in modo continuo, e non a distanza di tempo le une dalle altre. Una novità che, ovviamente, ha un impatto significativo sul posizionamento Seo, anche perché consente a Google di controllare le attività non trasparenti di link building senza ritardi. Se in precedenza c'era chi riusciva ad approfittare delle pause tra un update e l'altro per guadagnare traffico e sfuggire a penalizzazioni immediate, oggi ciò non è più possibile: a essere premiati, dunque, sono coloro che agiscono in maniera corretta e onesta (Scopri come fare link building Seo Friendly con il Content Marketing e lo Storytelling).
Penguin 4.0, in ogni caso, non è il solo aggiornamento che è stato rilasciato da Google negli ultimi tempi: a settembre, infatti, il colosso di Mountain View ha messo a disposizione un altro update, vale a dire Possum. Quest'ultimo non è altro che un algoritmo in funzione del quale viene stabilito il ranking relativo alle ricerche locali. Con questo strumento assume una maggiore importanza la collocazione geografica degli utenti che eseguono le ricerche sul motore di ricerca: per esempio, un utente di Firenze che eseguirà una ricerca specifica per alcune parole chiave vedrà visualizzati risultati diversi da quelli che saranno mostrati a un utente di Cagliari che avrà effettuato una ricerca per le stesse parole chiave. Inoltre, con Possum Google ha scelto di fare in modo che i risultati del 3-pack facciano riferimento all'affiliazione e all'indirizzo; fino a poco fa, invece, a contare erano unicamente i nomi dei domini e i numeri di telefono.
